venerdì 21 settembre 2012

FILL UP THE SPACE



1-15/12/2012 VAFA, Macao, China
ArtHub 2Video - Inconscio, Undo.net (http://www.undo.net/it/duevideo/1362159973)
22-24/3/2013, Entrée Video, Espace Synesthésie, Saint Denis, Paris
31/5/2013, Festival Pasinetti, Venezia
11-30/6/2013, Currents festival, Santa Fe, Usa
9-12/7/2013, Image contre Nature, Marseille, France
1-6/8/2013, Videoholica, Varna, Bulgaria
11-13/11/2013, FIVA, Buenos Aires
14/3/2014, Art night, MIA SCREEN, Pasadena, California, Usa
Fonlad Festival 2014, Portugal
20/05 - 30/06/2016, Le Regole del corpo, Accademia Belle Arti, Bologna


da Festarte.it


Fill up the space appare piuttosto paradigmatico rispetto alla poetica del suo autore, esibendo l’attenzio-ne agli aspetti fuggevoli, casuali, fantasmatici eppure rivelatori delle cose e soprattutto del passaggio uma-no sulla terra, in un lavoro notevole al tempo stesso per il suo appeal squisitamente estetico. La opalescente fluidità in cui sembrano sciogliersi sinapsi neuronali è in realtà la coordinazione “costruita” dei movimenti di un gruppo di danzatori che provano una coreografia, ma poi diventa il malinconico ed ipnotico flusso “alieno” di figure che si fondono l’una nell’altra come macchie di Rorshack di una psichedelìa rivista e corretta in chiave algida ed elettrochimica nella suggestione, quasi a voler alludere allo sciamare disumanizzato di nuo-ve genìe di uomini della modernità liquida (Bauman) e oltre, un’invasione di post-umani larvali, programmati appositamente per farsi ombre da custodire in memorie digitali. Più radicalmente, il video si pone come e-semplificazione “sintetica” in tutti i sensi, di un’occupazione virale dello spazio da parte di forme e suoni (questi ultimi sono ambient e noise insieme), una speculazione astratta e molto elegante che prescinde dalla materialità e dall’individualità delle entità, così come pone al bando ogni forma di narrazione in favore della pura elaborazione audiovisiva.

il7 – Marco Settembre